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Area ex Isotta Fraschini: quali opportunità?

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Articolo in: - Editoriali  

Saronno

Nicola Gilardoni 05/03/2012

Area ex Isotta Fraschini: quali opportunità? Nicola Gilardoni
L'area centrale dismessa, ovvero l'unione delle diverse proprietà che la compongono (proprietà: Bertani, Galileo, Isi, Ferrovie Nord Milano, Comune di Saronno) rappresenta sicuramente, tra le ex aree industriali da riqualificare, il nodo maggiore ma anche quello più strategico ai fini dello sviluppo e della qualità della vita futura della città.
 

Il nostro tesoro
L’area rappresenta il tesoro che le generazioni passate ci hanno lasciato perché noi la usassimo per le generazioni future. Ultima possibilità per Saronno di trovare un equilibrio tra spazi occupati e spazi vuoti, tra abitazioni e verde, tra spazi per il lavoro e spazi per il tempo libero e la cultura.
La vicinanza con la stazione (nodo importante di tutto il sistema ferroviario regionale con il nuovo collegamento diretto Malpensa - Orio al Serio) e l’intimo rapporto con la ferrovia, che ha segnato lo sviluppo di questa città, rappresentano un’occasione per ripensare al ruolo delle due stazioni di Saronno, ricercando un nuovo sviluppo legato a rotte internazionali e ad un sistema della mobilità diverso.
L’aggancio con l’evento di EXPO del 2015 e le ricadute che lo stesso può generare sono un’altra opportunità che l’area può garantire. Per soddisfare le esigenze di sviluppo e dare risposte ai bisogni espressi è però necessario che la progettazione avvenga in modo unitario e coordinato, con il coinvolgimento di tutti gli attori ed operatori.

I bisogni a cui occorre dare risposte
Nel particolare occorre utilizzare questa occasione per dare risposte ad alcuni bisogni, vecchi o nuovi, che vengono individuati come irrinunciabili.
• realizzare il grande parco urbano di 100.000 metri quadrati, già previsto dal PRG vigente per restituire spazi verdi alla città. Il Parco dovrà essere pensato come luogo di incontro e socializzazione, opportunamente attrezzato ed arricchito con iniziative tematiche che lo rendano vivo e sicuro;
• provvedere alla totale bonifica di tutta l’ex area industriale, per eliminare qualsiasi causa di rischio per la salute dei cittadini;
• realizzare il superamento del fascio dei binari alla stazione di Saronno Centro, per consentire la ricucitura delle due parti della città tagliate dalla ferrovia (il Centro con il l’ex area industriale, oggi area per il futuro sviluppo della città), attraverso una galleria sotterranea con affaccio di negozi ed attività;
• realizzare un collegamento diretto e coperto tra la stazione e il quartiere Matteotti all’interno delle aree dismesse, per unificare il quartiere periferico con il Centro;
• individuare spazi per insediare nuove imprese (piccole - medie, se possibile ad alto valore tecnologico e di ricerca ed ambientalmente sostenibili …), spazi per insediare uffici direzionali (sedi di multinazionali, sedi di società di servizi, open office per nuove start up …) e spazi da destinare al commercio; per ricreare un tessuto sociale e produttivo e rilanciare l’occupazione;
• individuare spazi per l’edilizia residenziale sia libera che pubblica, con vendita agevolata per giovani coppie o single o a canoni di affitto concordati per le fasce più deboli e le famiglie in difficoltà;
• recuperare tra gli edifici esistenti uno storico capannone industriale del vecchio insediamento produttivo come luogo della memoria e luogo di incontro tra le generazioni, per mantenere viva la storia della città e il valore del lavoro per la sua crescita;
• individuare sia all’interno del Parco che del nuovo costruito un’arena attrezzata per concerti, spettacoli, feste, iniziative culturali per dare finalmente ai giovani la possibilità di avere spazi di incontro, socializzazione, divertimento, progettazione, confronto e crescita culturale;
• ampliare l’attuale piazza dei Mercanti (piazza rossa) per la sistemazione definitiva di un’area attrezzata per il mercato e creare una zona pedonale con ampliamento dell’area del parco Salvo D’acquisto (via Porta);
• realizzare percorsi di collegamento ciclo pedonali tra il grande Parco e il sistema dei giardini comunali già esistenti o di prossima realizzazione, per una fruizione migliore degli stessi ed il potenziamento della mobilità ciclopedonale, compresa la realizzazione, attraverso la linea ferroviaria dismessa Saronno-Seregno, di una pista ciclopedonale di collegamento con il Parco delle Groane;
• realizzare tutti i parcheggi di pertinenza solo nel sottosuolo e provvedere alla sistemazione della viabilità di scorrimento e di accesso all’area dall’esterno, per non avere impatti negativi sul già congestionato sistema viabilistico;
• imporre che, prima dell’esecuzione delle opere private venga realizzata la viabilità ed un’area parcheggio per il cimitero e venga resa disponibile ed utilizzabile una quota del futuro grande parco;
• definire un mix di destinazioni d’uso private, che evitino sovrapposizioni e degenerazioni del territorio e che sappiano rispondere alla necessità di trovare una identità ed una caratterizzazione per il rilancio di Saronno, anche attraverso una campagna di marketing territoriale che veda il coinvolgimento diretto degli attuatori, degli enti pubblici e delle associazioni di categoria, in particolare dell’ASCOM. I contenuti con cui riqualificare l’area in esame ci sono tutti, ora apriamo il dibattito con la città e prendiamoci la responsabilità di decidere quale futuro vogliamo.

Nicola Gilardoni
segretario PD Saronno
da "In Piazza" marzo 2012

 

 

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